legalizzazione marijuana spagna congresso

Grande passo in avanti fatto per la legalizzazione della marijuana in Spagna: il Congresso concede di affrontare la depenalizzazione della cannabis

  • Lo scorso giovedì pomeriggio, il gruppo che fa parte del partito di sinistra “Izquierda Unida” (IU)– sotto la guida di Gaspar Llamazares, Ricardo Sixto e Álvaro Sanz - ha presentato una proposta “non di legge” al Congresso, con la quale pretende di dare un spinta alle riforme legislative necessarie per concludere il processo di depenalizzazione della cannabis. Per la prima volta, compariranno e saranno ascoltate delle associazioni cannabiche nell’ambito della Commissione sulle Droghe del Congresso. Questa iniziativa va ad aggiungersi a un’altra simile portata avanti dal partito “UPyD” nel corso dell’estate.   
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L’intenzione è quella di far sì che la cosa non finisca lì, ma che se ne dibatta in seduta plenaria e in commissione, si rifletta e si ottenga un consenso che possa portare “alla depenalizzazione totale della cannabis in Spagna”, secondo quanto ha commentato il partito di sinistra “Izquierda Plural” parlando con Dinafem. Al tempo stesso, il partito IU propone di studiare e sviluppare un quadro normativo chiaro per le associazioni cannabiche, con le quali quasi tutti i partiti hanno intrattenuto dei dialoghi per settimane.

Il partito “Izquierda Plural” spiega che questo è il momento migliore per portare avanti la proposta perché la settimana prossima, e dopo un difficile e intenso dibattito con il partito di destra “Partido Popular” (PP), le organizzazioni inizieranno a fare la loro apparizione dinnanzi alla commissione del Congresso.

Inoltre, anche perché la Spagna si trova in una situazione in cui i club di cannabis hanno “un numero sempre maggiore di associati, soprattutto in posti come la zona di Euskadi o la Catalogna”. Club in cui “si consuma in modo quasi normale”, spiegano dalle associazioni.

In più, un dibattito sulla coltivazione e sul consumo di marijuana è già sul tavolo delle discussioni a livello internazionale - nel quadro delle Nazioni Unite – e si è concluso due mesi fa con un manifesto che parla della necessità di offrire sicurezza giuridica in questo campo, e che è stato proposto da diversi dirigenti culturali, politici e sociali – membri della Commissione Generale delle politiche sulla Droga.

Continua a leggere il post in inglese, qui.

03/11/2014

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