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La Emerald Cup rende più severo il regolamento contro i pesticidi per l’evento di quest’anno

  • I prodotti cannabici che si presenteranno a questo concorso dovranno superare delle rigide analisi di laboratorio e, qualora non lo facessero, saranno squalificati prima dell’inizio dell’evento. I responsabili di questo incontro vogliono dare un’importanza speciale a coloro che coltivano in modo biologico, e ottenere in questo modo un gioco più giusto  e sano per tutti. L’intenzione è quella di generare consapevolezza e far sì che la marijuana terapeutica che viene prodotta abbia, almeno negli Stati Uniti, la qualità di cui i pazienti hanno bisogno.  
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L’organizzazione della Emerald Cup, il concorso cannabico più importante del mondo, che ha luogo ogni mese di dicembre in California, ha appena annunciato che renderà più severe le norme destinate a controllare la qualità delle sostanze chimiche e dei pesticidi nei prodotti cannabici che verranno presentati all’evento. Con questa decisione, gli organizzatori hanno l’obiettivo di porre fine alla contaminazione della marijuana medicinale, che considerano "un gran problema" in un mercato che negli Stati Uniti genera milioni di dollari ogni anno e che risulta necessario per un gran numero di pazienti.

La denuncia riguarda il fatto che molte partite di cannabis terapeutico sono contaminate da alti livelli di batteri pericolosi e da ogni tipo di funghi e muffa. Difatti, poche settimane fa, lo stato del Colorado ha informato di aver ritirato dei prodotti in una ventina di locali negli ultimi mesi, mentre Washington ha multato vari produttori per aver utilizzato degli antiparassitari non consentiti. Le fiere e gli incontri del calibro della Emerald Cup devono dare l’esempio, e i suoi responsabili lo sanno.

Per quanto riguarda il concorso del 2016 è possibile che le condizioni siano difficili da rispettare per molti, visto che nell’incontro dell’anno scorso, che ha attratto 15.000 partecipanti e 900 concorrenti, circa un partecipante su sei non ha superato le prove di laboratorio per verificare le sostanze contaminanti o gli agenti patogeni. In quel momento l’organizzazione non ha reso pubblico il nome di coloro che non ce l’hanno fatta, ma quest’anno lo farà. I responsabili hanno annunciato che stileranno un elenco dei coltivatori e dei dispensari che non controllano le sostanze contaminanti residue nelle piante.

Tim Blake, uno dei responsabili dell’evento, ha spiegato che quest’anno "sia gli alimenti a base di marijuana, sia prodotti per uso topico, tinture o estratti dovranno fare i conti con i controlli". In questo modo, i campioni di coloro che desiderano partecipare in tutte le categorie verranno analizzati in laboratorio e verranno squalificati prima del concorso qualora i requisiti non vengano soddisfatti. 

Dopo averne discusso con esperti e professionisti di estratti, la Emerald Cup ha deciso di consentire gli oli a base di cannabis ricavati tramite estrazioni e l’hashish che abbia bisogno di prodotti specifici per essere ottenuto. Tuttavia, i solventi utilizzati in entrambi i casi verranno esaminati con attenzione.

La decisione giunge dopo che i concorrenti che rispettavano le condizioni nelle scorse edizioni hanno reclamato per ottenere un gioco più giusto per tutti. "Quest’anno saremo molto severi", dice Blake, aggiungendo al tempo stesso che la normativa dovrà essere rispettata, perché il loro desiderio è che questo sia un luogo che accolga coltivatori e produttori che lavorino la marijuana in modo biologico. 

16/03/2016

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