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La marijuana arriva sul piccolo schermo: ecco le serie tv inspirate alla cannabis che devi assolutamente vedere

  • Fortunatamente, con il progredire dell’onda di regolarizzazione, si sta cominciando a verificare un cambiamento nell’opinione pubblica, fino al punto che la marijuana non è più un semplice elemento di serie tv e film, ma anche la trama centrale di molte grandi produzioni.
  • Ecco le nostre raccomandazioni per quelle domeniche che si passano a pelle d’orso sul divano…
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Chi l'avrebbe mai detto...

Così come in passato la marijuana è stata preda del proibizionismo e la demonizzazione, che è durata per decenni, oggi le cose sembrerebbero stare prendendo un'altra piega. La regolarizzazione della cannabis sta portando con sé una visione più oggettiva della sostanza, che si traduce in più informazione e meno paura. A rispecchiarlo sono le acclamate serie tv che hanno fatto di questa pianta il loro fulcro:

Weeds

Il nome mette subito le cose in chiaro. Con Mary-Louise Parker nel ruolo protagonista, Weeds racconta la storia di Nancy Botwin, una casalinga statunitense di classe media che diventa spacciatrice di marijuana in seguito alla morte di suo marito. L'intenzione originaria della protagonista è quella di tirare su qualche soldo in più per poter mantenere il suo agiato stile di vita, così come quello dei suoi figli. La situazione però gli sfugge di mano e finisce per gestire il suo proprio imperio di cannabis. La serie è caratterizzata da un ritmo avvincente, che aumenta con il progredire delle puntate, spingendo i protagonisti in situazioni sempre più pericolose e insostenibili. Una di quelle fiction che si fanno divorare puntata dopo puntata. Senz'altro, la nostra raccomandazione top.

C'è da dire che Weeds è tratta dalla vita di Dr Dina, la prima donna ad avventurarsi, per conto suo, nell'apertura di dispensari di marijuana nel sud della California. Nonostante la storia raccontata dalla serie sia pura finzione, Dina stessa ha riconosciuto in un'intervista per VICE che il personaggio protagonista è ispirato a lei.

Disjointed

Disjointed è una delle ultime creazioni di Netflix, una serie uscita di recente che offre una visione spregiudicata dell'industria della marijuana. Ruth Whitefeather è un'attivista pro-cannabis che dirige un dispensario di marijuana medicinale, un personaggio idealista, solare e molto particolare interpretato dalla grande Kathy Bates che incoraggia i propri clienti a provare i benefici della pianta e a guardare la vita in modo diverso. Una commedia che riflette un cambiamento di mentalità che riguarda gran parte della società americana e che si sta verificando in sempre più stati.

Netflix ha una lunga storia di campagne di marketing polemiche, come il controverso slogan "Bianco Natale" diffuso durante la promozione della celebrata Narcos. Ebbene sì, la casa produttrice ha infranto gli schemi ancora una volta con la strategia pubblicitaria di Disjointed, e senza pensarci due volte ha messo in vendita della marijuana come elemento promozionale della serie.

Bates Motel

Nonostante la trama centrale di Bates Motel non giri intorno alla cannabis, la sostanza viene dipinta come un elemento perfettamente integrato nell'ambiente, un chiaro riflesso della crescente accettazione sociale generata dalla marijuana. Per il resto, la serie è un prequel del film Psycho di Alfred Hitchcock, attenti quindi gli amanti del horror psicologico. Se sei uno di quelli che non si fa spaventare da qualche brivido qua e là, questa è la serie che fa per te.

High Maintenance

Questa commedia statunitense creata da Ben Sinclai e Katja Blichfeld riesce a coinvolgere lo spettatore sin dal primo minuto tramite un'iniezione di cruda realtà. La serie segue le vicissitudini di uno spacciatore di marijuana soprannominato "The Guy" (il tizio), che fornisce il prodotto ai suoi clienti di New York. Ti avvertiamo subito: se cominci a guardare High Maintenance, la cosa può benissimo finire in una scorpacciata di puntate. E non solo per la loro brevissima durata, ma anche perché la loro abilità di dipingere la realtà in chiave umoristica crea un'elevata dipendenza. Bon appétit!

 

03/10/2017

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