lacajita growshop spagna

“A volte ho scritto ai quotidiani e alle riviste di cannabis per dire loro che le cose che pubblicavano erano troppo maschiliste”

  • La Cajita Grow è aperta già da 15 anni a Chiclana de la Frontera, nel sud della Spagna, e lì vende prodotti e offre consigli agli amanti di questa pianta.
  • È la prima ‘grow shop’ spagnola nella quale lavorano esclusivamente donne.
  • Parliamo con Eva Domínguez, la titolare, per conoscere la sua storia, le tecniche di coltivazione che usa e come è stata trattata dal mondo della cannabis, prevalentemente maschile.  
lacajita growshop spagna

Nel 2001, quando c'erano solo pochi 'grow shop' in Spagna, Eva Domínguez ha aperto la Cajita Grow a Chiclana de la Frontera (Cádiz). Ha iniziato in uno spazio di 40 metri quadri, da sola, "lavorando molto per molto poco", spiega a Dinafem. Quindici anni dopo, il suo locale, un punto di riferimento nella località spagnola, è di oltre 100 metri e ci lavorano altre due donne. Ha da poco scoperto di essere la prima 'grow' del mondo cannabico spagnolo diretta e gestita solo da donne

"Iniziarono a comparire i primi 'grow shop' in Spagna e ce n'era uno a Valencia, senza semi, che, pur non essendo un franchising, si proponeva per aiutarti se facevi il primo acquisto con loro", racconta Eva a Dinafem. "Ho parlato un po' con loro, poi sono andata ad una fiera in Germania, a un'altra in Olanda, e ho aperto un 'grow'. All'inizio senza semi".

All'inizio il suo negozio, oltre a vendere prodotti relazionati con la cannabis, vendeva anche prodotti artigianali e altri oggetti. "Poiché stavo aprendo proprio al centro del paese, mi spaventava la questione dei semi di marijuana. Ma poi ho scoperto che iniziavano a chiamarmi 'Il negozio della maria' e mi sono detta: 'Oramai è fatta, mi hanno accettata'".

Iniziò anche con i semi e, da allora, Eva dichiara di essere cresciuta senza alcun problema. "Non mi lamento. Ho vissuto tutto il periodo della crisi, ma a dire il vero mi è andata bene. Credo che il consumo di marijuana non stia diminuendo in questi tempi". Anzi, "negli ultimi anni è aumentato e continua ad aumentare. Il numero di coltivatori cresce di anno in anno. Se se ne facesse uno studio...ne uscirebbe fuori una piramide che va verso l'alto. Tutti gli anni ci sono persone nuove che mi dicono che sarà la loro prima volta con la coltivazione".

Dalla Cajita Grow, Eva vede quanto sta crescendo il mondo della cannabis. Lì, oltre a delle interessanti conversazioni con i clienti e a vendere molti semi, le va molto bene anche il commercio di tutto ciò che è relazionato con fertilizzanti e substrati. Anche per i prodotti terapeutici c'è stato un grande passo in avanti: prima erano quelli che le scadevano in negozio e ora hanno una clientela fissa che va alla ricerca di rimedi come l'olio di CBD.

Un 'grow shop' gestito da donne

Alla Cajita Grow lavorano solo donne ma, secondo la padrona, non è stato voluto. Quando è cresciuta e ha avuto bisogno di assumere gente si è guardata intorno e alla fine la scelta è ricaduta su altre due ragazze. Quando le si chiede come è stata trattata dal mondo della cannabis, soprattutto maschile, Eva spiega che non ha mai avuto problemi. L'unica cosa che le ha dato fastidio in molti casi è stato l'utilizzo che molte pubblicazioni hanno fatto dell'immagine della donna.

"Ho scritto a volte delle e-mail ai quotidiani e alle riviste di cannabis per dire loro che ciò che scrivevano era troppo maschilista, che sembrava studiato solo per gli uomini. Ma a dire il vero la situazione è migliorata e ora non accade più. È lo stesso film che si ripete: l'immagine della donna per venderti la macchina, venderti le sigarette, venderti la cannabis. È quello che mi ha sempre dato fastidio".

Per quanto riguarda i clienti, la titolare de La Cajita spiega di non aver mai avuto problemi. Prima di aprire, tra gli amici era già famosa per le sue qualità di coltivatrice, e il passa parola tra clienti ha funzionato molto bene. Per questo, nel suo negozio, oltre a vendere prodotti, si danno molti consigli a tutti coloro che si avvicinano pieni di dubbi e con la voglia di parlare dei loro problemi e dei loro progressi con la coltivazione. "Cerchiamo di fornire il miglior servizio possibile, della migliore qualità. Bisogna dare moltissimi consigli", spiega.

Passione per la coltivazione

Prima di aprire il negozio, Eva si era già dedicata alla coltivazione all'esterno per quattro anni. Con l'apertura de La Cajita, è arrivata anche la coltivazione all'interno: la prima cosa che fece fu montare un armadio a casa sua e fare ricerche per sperimentare anche questa tecnica.

"Ho utilizzato vari metodi di coltivazione: con il cocco, nella terra, nella lana, con il metodo idroponico…, ma preferisco la coltivazione naturale. Ho un orto in casa in cui coltivo anche pomodori, peperoni e altre cose. E quello che ho sempre fatto con l'orto, lo faccio anche con la marijuana: cerco di agire in modo che sia tutto il più naturale possibile. Coltivo cannabis con terra e fertilizzanti naturali". È quello che consiglia anche ai suoi clienti, anche se spiega che la coltivazione all'interno è più delicata e bisogno utilizzare una maggiore quantità di prodotto.

La sua varietà preferita, e lo dice senza dubbi, è la Cream Caramel. "Di Dinafem ne ho provate molte che mi piacciono, come la OG Kush e alcune della CBD". E, confessa, ha un debole per un determinato tipo di semi: "Mi piacciono i semi di Indica, non posso farci niente".

Con 15 anni di esperienza al comando del suo 'grow shop', Eva appare contenta di questo mondo della cannabis in crescita, nel quale entrano sempre più persone per godere, sperimentare e integrare nel club gli amanti della pianta. Da Chiclana, La Cajita e chi la frequenta sono parte importante di esso. 

08/10/2016

Commenti dei nostri lettori

Non ci sono commenti ancora. Vuoi essere il primo?

Lascia un commento!

Contatto

x
Contattaci