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Malacanapa, la prima fiera dedicata alla cannabis in Sicilia (I)

  • Dal 24 al 26 aprile, la Sicilia ospiterà Malacanapa, la prima fiera dedicata alla  cannabis che abbia mai avuto luogo nell’isola italiana. Lo farà nel complesso fieristico Le Ciminiere (a Catania), con lo scopo di "ripulire l’ignoranza che circonda questa nobile pianta" e di fornire informazioni a impresari, agricoltori o a qualsiasi altra persona che voglia saperne di più circa le svariate applicazioni della pianta negli ambiti industriale, terapeutico e ricreativo.
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Questa fiera rappresenta un passo importante per l’Italia, uno dei paesi più severi in Europa per quanto riguarda la marijuana e che negli ultimi tempi vuole avanzare verso un futuro caratterizzato da maggiore apertura. La Sicilia si unisce così alle fiere recentemente inaugurate a Roma, Napoli e Fermo (quest’ultima è già alla seconda edizione), dimostrando ancora di più i progressi fatti dall’Italia nell’ambito della cannabis, nonostante le reticenze politiche. 

La fiera, che ha Dinafem come sponsor principale, nonché il sostegno della città e della provincia di Catania, si aspetta la partecipazione di aziende espositrici relazionate con il settore cannabico, da quelle che si incaricano della produzione di materiale innovativo per aziende automobilistiche e nautiche fino ad arrivare a quelle che si dedicano alla vendita di semi di cannabis, quelle che fondano il loro lavoro sull’aspetto terapeutico, quelle che lo fanno per prodotti rivolti al giardinaggio e poi ogni tipo di rappresentante proveniente dal mondo dell’alimentazione, della cultura o dell’arte.

Nella giornata di venerdì 24, dopo l’inaugurazione ufficiale celebrata dal sindaco della città Enzo Bianco, la fiera prevedrà la partecipazione di professionisti appartenenti al mondo dell’agricoltura e dell’ambiente e di grandi esperti di storia della canapa nel paese. Tra di loro, i professori dell’Università di Catania Salvatore Luciano Cosentino e Paul Guarnaccia, rappresentanti dell’associazione cannabica Assocanapa o esperti dell’Associazione Nazionale di Architettura Bioecologica della regione, che illustreranno le tecniche più innovatrici per quanto riguarda le coltivazioni. L’architetto Sergio Sabbadini e l’ingegnere Juan Dotelli parleranno dell’applicazione della canapa nella costruzione navale e nelle edificazioni ecologicamente sostenibili.

Sabato 25 sarà una giornata dedicata a parlare delle politiche cannabiche del paese. Ricercatori e rappresentanti di gruppi politici come il Partito Radicale e il Movimento 5 Stelle spiegheranno qual è la situazione attuale e qual è stata l’evoluzione politica che ha avuto luogo finora. 

Ci saranno anche esperti del settore terapeutico che analizzeranno la situazione che si è venuta a creare dopo la recente formazione di un gruppo interparlamentare su iniziativa del segretario degli affari esteri e senatore Benedetto Della Vedova (al quale si sono uniti 60 deputati), che discuterà circa la necessaria valutazione di una possibile regolamentazione della cannabis e di altre droghe leggere, considerando l’apparente fallimento delle politiche proibizioniste e il successo raggiunto dai paesi che hanno optato per la tolleranza e per la riduzione dei danni. 

Infine, domenica 26 sarà una giornata più distesa, durante la quale i partecipanti potranno godere di conferenze, ad esempio, volte a spiegare come cucinare dei deliziosi piatti a base di pasta o pizza con semi di canapa. Nel corso di tutta la fiera sarà anche possibile visitare il denominato “Museo itinerante della canapa”, che racconterà la storia di questa coltivazione in Italia e nel mondo.


Gli organizzatori dell’evento spiegano che alcuni dei prodotti che la natura ci offre sono male utilizzati e poco sfruttati, a favore di altri prodotti estremamente contaminanti e di grande impatto ambientale, come il petrolio. Sono invece in pochi a sapere che la canapa è la materia prima da cui nascono circa 50.000 derivati industriali. La pianta viene utilizzata per usi alimentari, terapeutici, cosmetici, per la costruzione e anche come risorsa per sostituire i combustibili fossili.

Alcuni esperti affermano addirittura che grazie alla canapa è possibile ottenere dei biocombustibili di carbonio che non provocano alcun impatto né sull’ambiente né sull’uomo, a differenza dell’etanolo di mais o della combustione del carbone o del petrolio. Gli organizzatori di questo evento ritengono che sarebbe persino possibile risolvere il problema della deforestazione grazie alla produzione di cellulosa di canapa.

La fiera Malacanapa ha la ferma volontà di contribuire a un’economia verde che incentivi l’utilizzo di questo prodotto per il bene di tutti, poiché questa pianta ha il potere di purificare la terra dai metalli pesanti e da altre sostanze contaminanti, così come anche quello di rubare grandi quantità di CO2 dall’atmosfera, di fertilizzare i terreni e di esercitare un’azione erbicida naturale contro le piaghe delle piante selvatiche. Inoltre, quello di ottenere dei benefici significativi anche dal punto di vista sociale o di creare posti di lavoro relazionati con la sua coltivazione.

Il cambiamento approda in Italia

Malacanapa arriva nel momento migliore, soprattutto perché verso la metà dell’anno scorso il paese ha iniziato a capire che tutte le questioni riguardanti la politica cannabica non venivano affrontate nel modo giusto.

Nel 2014, la corte costituzionale ha annullato una legge, approvata nel 2006 dall’ex premier Silvio Berlusconi, che equiparava la cannabis alla cocaina e all’eroina. L’organismo ha considerato illegittima questa misura. Qualche tempo prima, nel 2012, era stato creato a Firenze il primo centro autorizzato nel paese per la coltivazione di cannabis. Anche a Torino le autorità locali si sono occupate della depenalizzazione del consumo a scopo medicinale della marijuana. 

È stato proprio l’uso terapeutico della cannabis a ottenere i risultati migliori in Italia negli ultimi tempi. Difatti, all’inizio dello scorso anno, anche la regione dell’Abruzzo si è unita a quelle di Puglia, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia e Piemonte per modificare le proprie leggi sul consumo di marijuana a scopo medicinale.

Una delle decisioni più importanti nell’ambito della cannabis terapeutica è stata presa tra la fine del 2014 e gli inizi del 2015, quando si annunciò che l’esercito avrebbe coltivato e fornito marijuana medicinale alle migliaia di pazienti italiani che fino a quel momento erano obbligati a rivolgersi ad altri paesi per procurarsela (con costi elevati e senza garanzie di sicurezza). 

Catania è stata la città scelta per l’organizzazione di Malacanapa perché la sua università ha mostrato un grande interesse per la ricerca riguardante l’uso della canapa, ma questa fiera è una prova che mostra la nuova atmosfera che si inizia a respirare in un paese in cui, poco a poco, l’interesse verso l’organizzazione di eventi di questo tipo aumenta di anno in anno.

Al momento, i biglietti speciali a prezzi ridotti per la fiera Malacanapa sono già terminati, quindi se vuoi prenderne uno dovrai acquistarlo direttamente in biglietteria. D’altronde, arrivare sul posto per scoprire direttamente la situazione e godere di qualche gradevole giornata in compagnia della tua pianta preferita sarà sicuramente una bella esperienza. Lì troverai anche noi di Dinafem (C7), e saremo felici di accoglierti e raccontarti tutto quello che accade nel mondo della marijuana. 

Puoi continuare a leggere il post, qui.

22/04/2015

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