Dimensioni, colore e forma: tre caratteristiche dei semi di cannabis che possono essere fuorvianti

  • Nell’articolo di oggi affrontiamo un argomento che suscita dubbi a moltissimi coltivatori in tutto il mondo.
  • I nostri lettori ci contattano spesso con domande relative all’aspetto generale dei semi di cannabis (dimensioni, colore, forma), convinti che questi criteri siano in qualche modo legati alla qualità.
  • Per chiarire eventuali zone d’ombra, di seguito analizziamo in profondità le principali caratteristiche concernenti l’aspetto esterno dei semi.

Questo articolo nasce per rispondere alle domande che molto spesso clienti e coltivatori ci pongono attraverso i nostri canali social in merito alle caratteristiche fisiche del nostro prodotto principale: semi di cannabis di qualità elevata.

Avvalendoci della nostra esperienza quindicennale, cercheremo di fare chiarezza su quali sono i criteri che hanno un'influenza effettiva sulla loro idoneità alla coltivazione, concentrandoci su aspetti che possono sembrare mistici ma che una volta chiariti vi permetteranno di avere una solida base su cosa significhi un seme di qualità elevata.

Le dimensioni dei semi di cannabis

Le dimensioni dei semi di cannabis variano in funzione della linea genetica della varietà. Questo perché, come abbiamo già accennato in altri articoli, la maggior parte delle varietà di cannabis disponibili sul mercato attuale sono poliibridi.

Spesso i clienti ci contattano dicendo, ad esempio: "Ho acquistato semi Critical+ e trovo siano troppo piccoli...". Eppure si tratta di una caratteristica completamente normale nel caso delle Critical+; ne abbiamo viste milioni e sono tutte così: intrinsecamente piccole. È sbagliato dunque pensare che questo sia un segno di qualità scadente.

Se invece il seme è più tendente al grande, la causa può essere una mancanza di macronutrienti durante il processo di coltivazione della pianta. Come sanno tutti i coltivatori mediamente esperti, le carenze di calcio si correggono applicando calcio e magnesio, una combinazione che permette di ristabilire l'equilibrio nutrizionale all'interno della pianta.

In questo caso, l'aumento delle dimensioni sarebbe indicativo di questo apporto extra volto a supplire alla carenza di macronutrienti verificatasi durante la coltivazione, ma al di là di fornire dati sulle caratteristiche del terreno, non avrebbe alcuna incidenza sul potenziale di germinazione, di crescita, di fioritura né di produzione del seme, così come neanche sulle proprietà organolettiche del fiore (aroma, sapore, effetto). 

Per quanto possa sembrare il contrario, la differenza è solo visiva. Se prendiamo ad esempio un seme Moby Dick, le dimensioni saranno sicuramente più grandi rispetto a quelle dei semi Critical+, ma si possono riscontrare piccole variazioni anche all'interno di una stessa varietà. Non scordiamoci che, come tutti gli esseri viventi, anche i semi di cannabis sono biologicamente diversi tra loro.

La forma dei semi di cannabis

I semi di cannabis possono presentare leggere variazioni anche a livello morfologico. È perfettamente normale quindi trovare differenze di ovalità e di contorno all'interno di una stessa varietà o partita di semi. 

In alcuni casi la forma è più longitudinale, mentre in altri una delle estremità è più arrotondata e l'altra più appuntita. Ma, comunque sia, si tratta di caratteristiche del tutto normali che non hanno nulla a che vedere con la qualità. Come nel caso delle dimensioni, le eventuali diffidenze nei confronti dei semi per questioni di forma rispondono più che altro a preconcetti di natura visiva.

Il colore dei semi di cannabis

Pur essendo vero che i semi di cannabis maturi hanno spesso una tonalità scura vicino al marrone o addirittura al nero, con striature tigrate che si estendono lungo tutta la superficie del guscio, quando si tratta di giudicarne la qualità non possiamo affidarci esclusivamente al colore.

Ancora una volta, si tratta di un criterio fuorviante che non fornisce garanzie sul potenziale di germinazione del seme né tantomeno sulle caratteristiche complessive della pianta che ne deriverà. Infatti, un seme di ottima qualità può benissimo avere un colore variabile dal griglio chiaro al grigio scuro.

Riprendiamo l'esempio del seme Critical+, uno dei nostri bestseller permanenti che grazie alle sue straordinarie caratteristiche aromatiche, gustative e di effetto, così come a una resa decisamente superiore rispetto a quella di gran parte delle varietà disponibili sul mercato, si è guadagnato il rispetto di tutta la comunità della cannabis. 

Quello di Critical+, un seme dalla qualità indiscussa e che, guarda caso, si caratterizza per avere un colore grigio chiaro che spazia dal bianco grigiastro al grigio medio in funzione della partita, è un ottimo esempio per dimostrare che, contrariamente a quello che pensano molti coltivatori, il colore non è necessariamente un criterio di qualità.

Detto ciò, è anche vero che i semi immaturi che per una mancanza di risorse o altro motivo non hanno potuto svilupparsi appieno presentano spesso un aspetto verdastro. In questo caso concreto, si può contattare il fornitore per valutare la possibilità di farsi sostituire il seme difettoso.

Se ciò dovesse capitare con uno dei nostri semi, potete contattarci direttamente allegando un paio di foto che confermino il problema e il nostro servizio cliente provvederà a sostituirveli al più presto.

Un altro aspetto fuorviante è legato al fatto che i semi di cannabis maturi appena raccolti presentano un colore più scuro e brillante rispetto a quello che acquisiscono dopo un paio di mesi di confezionamento.

Per quanto sorprendente, accade più o meno la stessa cosa con i neonati, il cui aspetto fisico si evolve molto velocemente nei primi giorni di vita al fine di adattarsi ad un ambiente esterno completamente diverso.

Nel caso dei semi di cannabis, il confezionamento e le varie fasi che precedono la commercializzazione portano a cambiamenti di illuminazione e di umidità, così come ad una leggera ossidazione, che modificano leggermente il colore del guscio ma che non hanno alcun impatto sul prodotto finale. Ancora una volta, si tratta semplicemente di una leggera evoluzione visiva.

Speriamo che questo articolo vi abbia dato spunti di riflessione interessanti che vi aiutino a interpretare le caratteristiche fisiche dei semi di cannabis in modo più accurato prima di procedere alla loro germinazione.

25/06/2020

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