Comunicato di EUSFAC sulla sentenza del Tribunale Supremo che condanna l’associazione spagnola di consumatori di cannabis Ebers

  • L’Assemblea plenaria della Sala IIa del Tribunale Supremo di Spagna, con tre pareri dissenzienti, ha risolto il caso dell’Associazione di Studi e Consumatori di Canapa Ebers (Bilbao) in merito alla coltivazione e al consumo condiviso di cannabis, il cui erroreera già stato anticipato nel luglio scorso da noi della Dinafem. In questo modo, si accoglie il ricorso del Pubblico Ministero e vengono condannati cinque membri della suddetta associazione per aver commesso un crimine legato alla coltivazione illecita di stupefacenti, a pene che vanno da 3 a 8 mesi di carcere. Di seguito, in virtù anche della sua importanza informativa, riportiamo il comunicato ufficiale della EUSFAC (Federazione di Associazioni di Consumatori di Cannabis della zona di Euskadi, Spagna) che analizza questa dura sentenza, che è possibile trovare per intero in allegato (pdf).

"DELUSI E PERPLESSI, DINNANZI A UNA DECISIONE GIUDIZIARIA CHE VA A LEDERE QUELLA STESSA SALUTE PUBBLICA CHE VORREBBE PROTEGGERE. CON QUESTO ERRORE, INDIRETTAMENTE, SI CONDANNANO, SI STIGMATIZZANO E SI EMARGINANO LE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE CHE FANNO USO DI CANNABIS IN TUTTO LO STATO.”

EUSFAC appoggia la decisione dell’associazione EBERS di fare ricorso contro la sentenza di condanna dinnanzi al Tribunale Costituzionale e al Tribunale Europeo dei Diritti Umani. Anche noi condividiamo il pensiero dell’associazione EBERS per quanto riguarda la richiesta di annullare la causa, poiché è evidente il fatto che sono stati calpestati i diritti fondamentali, a maggior ragione se si considera che nel corso del processo sono stati commessi degli errori giudiziari gravissimi, inammissibili in uno Stato di diritto.

Il ricorso verrà elaborato nei termini e nella forma, e ad esso stanno collaborando giuristi, avvocati e accademici provenienti da tutta la nazione, evidenziando la portata della decisione sbagliata presa dall’alto tribunale.

Questa sentenza crea un alone di insicurezza giuridica intorno al denominato fenomeno del “consumo condiviso di Cannabis”, per centinaia di gruppi di consumatori, organizzati e trasparentemente legalizzati nell’ambito amministrativo dello Stato spagnolo.

Puoi continuare a leggere il post in inglese, qui.

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