Centinaia di attivisti fumano cannabis davanti alla Casa Bianca per chiederne la legalizzazione

  • L'intenzione dei manifestanti è che il Governo federale cancelli la marijuana dalla categoria I delle droghe, nella quale è inclusa allo stesso livello di altre sostanze come l'eroina, l'LSD, l'ecstasy o il peyote. Per farlo Obama non avrebbe bisogno del Congresso.

Centinaia di persone hanno fumato marijuana davanti alla Casa Bianca durante una protesta rivolta a Barack Obama per la legalizzazione della cannabis. L'azione di massa, capitanata dal DCMJ, un gruppo pro marijuana con base a Washington, è cominciata intorno alle 4.20 ora locale, per via della relazione del numero 420 con la cannabis.

Gli attivisti hanno acceso spinelli, vaporizzatori e pipe all'unisono, con debole opposizione da parte dei servizi segreti o della polizia locale. Hanno inoltre gonfiato una sigaretta di plastica di più di 15 metri con il messaggio "Obama, abolisci il reato per marijuana ora", realizzato da un gruppo di artisti proprio per l'occasione.

Hey Obama, Deschedule Cannabis Now! #DEschedule420 pic.twitter.com/DoBjqJSVGf

- DCMJ (@DCMJ2014) 2 de abril de 2016

Nessuno dei manifestanti è stato arrestato durante la protesta poiché hanno seguito la normativa in loro favore. Sono rimasti sulla carreggiata (proprietà del Distretto, dove il possesso di marijuana è legale) e hanno evitato i marciapiedi (proprietà del Governo federale, che punisce il possesso di marijuana con multe che oscillano dai 1.000 ai 5.000 dollari e con il carcere dai 15 giorni ai 3 anni).

La manifestazione si è conclusa nell'angolo tra la K street NW e Vermont Avenue, dove gli organizzatori hanno messo in scena una cella falsa per protestare contro la detenzione dei consumatori di marijuana. Uno striscione con la frase "Il carcere non è una questione di droghe" ha accompagnato la loro protesta.

We're in front of the White House! Join us! #Reschedule420 pic.twitter.com/auvAj7utnN

- DCMJ (@DCMJ2014) 2 de abril de 2016

L'Amministrazione federale antidroga (DEA nella sigla inglese) definisce la categoria I delle droghe come "il tipo più pericoloso, con un elevato potenziale di abuso, danno psicologico e/o dipendenza fisica".

L'uso e la compravendita di sostanze di questo tipo può essere perseguito in "modo aggressivo" dalla legge. Obama ha l'autorità di cancellare la marijuana dalla categoria I senza dover attendere l'approvazione da parte del Congresso; per questo gli attivisti si sono rivolti direttamente al presidente americano. 

Inserire la marijuana nella categoria III, per esempio, restituirebbe l'accesso ai prestiti per studenti e alle residenze pubbliche a coloro i quali sono stati condannati per aver consumato cannabis e permetterebbe di ridurre i costi ai negozi di marijuana negli stati in cui la sostanza è legale.

Tra i candidati alla presidenza, solo Bernie Sanders ha affermato di voler cancellare la marijuana dalla categoria I delle droghe. Il candidato ha inoltre presentato un disegno di legge per eliminare le condanne federali per il possesso e la coltivazione, che permetterebbero agli stati di fissare le proprie leggi per l'utilizzo della sostanza a scopo utilizzo ricreativo.

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